Octagono, un taglio d’arte

Linee, spruzzi d’oro, lame affilate e fragranze inebrianti; un elegantissimo design firmato da grandi nomi. Questo è Octagono, uno strumento di grande lusso ed eleganza per rendere il taglio del panettone un’esperienza artistica a trecentosessanta gradi.

Octagono viene ideato da Flamigni, storico marchio di pasticceria di alta qualità dal 1930, che ha fatto del torrone e, in seguito del panettone, due istituzioni a marchio italiano senza precedenti. Una grande produzione che viene esportata oggi in tutto il mondo, pur mantenendo sempre il carattere artigianale e familiare in ogni singolo passaggio. Dunque Octagono non poteva che portare il nome di importanti maestri artigiani italiani.

Preziosa nello sviluppo del progetto, la collaborazione con la coltelleria Berti. Hanno aiutato a concretizzare la raffinatissima oggettistica da servizio di Octagono: il vaporizzatore in stile vintage, il contenitore per la “polvere d’oro”, il forchettone (che serve per non toccare mai il panettone con le mani) e ovviamente, il coltello. Questo è stato studiato appositamente per il panettone, con una lama seghettata particolare che permette di non creare briciole durante il taglio.

La particolare ed unica, struttura a valigia ottagonale ha un pregiato rivestimento disegnato da Piero Lissoni e prodotto da Alpi Wood.

Il fiore all’occhiello di Octagono? Il panettone Flamigni, nel maxi formato da 5 chili oppure 10, da posizionare sul tagliere rotante con ripiano in acciaio satinato, completo di 12 piatti di servizio.

«Vogliamo portare la magia nelle sale dell’alta ristorazione», questa è l’idea che esprime Massimo Buli, figlio del fondatore del marchio storico, oggi titolare dell’Azienda, che insieme a Camillo Serena, direttore commerciale e marketing dell’Azienda, hanno ideato questo strumento scenografico che va a rivoluzionare il modo di fare servizio in sala e di gustare il panettone.

La valigetta si apre come le tele rosse del sipario in un teatro. Il panettone è il protagonista dello spettacolo: nel silenzio, la lama di 31 centimetri del coltello affonda nella soffice pasta dorata, facendosi strada tra i canditi, la fetta si adagia. Ma lo spettacolo non è ancora finito. Un soffio profumato rompe il silenzio; è il momento del vaporizzatore, che va a reidratare le fette con una miscela preparata dai mastri pasticceri Flamigni. Non c’è magia senza un po’ di luccichio. Adesso l’oro in polvere cade sulla fetta; una celebrazione di tutto quello che è stato il processo dalla preparazione al momento finale. Si chiudono i sipari con un meraviglioso applauso sensoriale: l’assaggio. Un’emozione unica. Dal palco o, in questo caso dall’Octagono, al cuore.

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